Il Sughero 2021
Il Sughero è un materiale versatile e di grande valore, per le sue innumerevoli e pregevoli caratteristiche.
E’ dalla Quercus Suber, la quercia da sughero, che viene estratto, in quanto costituisce la corteccia del tronco. La prima “demaschiatura” avviene tra il quindicesimo e venticinquesimo anno di età della pianta, ed è così denominata dal fatto che il primo strato è solitamente molto ruvido e duro, ed è chiamato ‘sughero maschio’, mentre successivamente quello che viene estratto ogni 9-10 anni è più morbido ed è detto “gentile”. E’ assolutamente necessario che venga rispettato questo periodo, tra una raccolta e l’altra, poiché in questo lasso di tempo l’albero si rafforza ed assorbe un quantitativo maggiore di anidride carbonica, aumentando fino a 4 volte la quantità di ossigeno rilasciata.
Il Sughero
La bellezza del Sughero era apprezzata già nell’Antico Egitto, gli egiziani infatti lo utilizzavano per farne dei galleggianti per la pesca; I Greci lo usavano come tappo delle anfore; i Romani ne facevano galleggianti per la pesca, ancore e veniva usato per le tonnare, tuttavia i primi in Italia a farne un uso decisamente più ampio ed ingegnoso, furono i Sardi: con esso si proteggevano dall’umidità oggetti metallici, si realizzavano calzature femminili, si creavano sgabelli e tavoli, vassoi, recipienti per alimenti e per la preparazione del formaggio, per poi essere impiegato anche nel settore dell’artigianato.
Nel citare le tante peculiarità del Sughero, ricordiamo che:
Il Sughero è ignifugo
Il Sughero è ecologico
Il Sughero è antiacaro
Il Sughero è anallergico
– è antimuffa
– è antigraffio
– è riciclabile al 100%
– è impermeabile
– è lavabile
Dove si lavora il sughero, come in Sardegna, l’albero è sacro e ne vengono piantati sempre di nuovi per consentire la lavorazione della corteccia e contrastare gli incendi boschivi, inoltre sono grandi produttori di ossigeno e preservano la natura e la vita per un lungo futuro.
Sughero
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